Si rincontrarono il 13 Giugno in Via del Sole,
in un giorno in bilico tra la pioggia e il sereno,
tra mille paure e una folle e cieca felicità.
Bastò un sorriso e tutte le paure svanirono,
bastò uno sguardo e anche il resto del mondo scomparve.
Un solo tocco delle mani annullò le distanze,
un bacio cancellò gli anni,
la pelle fece tacere ogni esitazione.
Parlarono i cuori,
e non ci fu dialogo più bello al mondo,
le anime si confusero,
i corpi non ebbero più soluzione di continuità.
Lei desiderò di entrargli nella carne,
di fare parte di lui,
e lo strinse con forza a se.
Lui assaporò una gioia dimenticata,
nel ritrovarla sua,
nel sentirsi suo,
e non volle più sciogliere quell’abbraccio.
Rimasero così,
spogli di tutto e bisognosi di null’altro,
in un tempo indefinito
tra l’oblio e l’eternità,
increduli ed estasiati.
La realtà irruppe cruda e cinica nella stanza,
credendo di spezzare l’incantesimo,
ma ora entrambi lo sapevano,
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