giovedì 2 ottobre 2014

LA NOSTRA STANZA







Cosa importa quanto tempo e’ passato?
Quando tu entri un una stanza in cui ci sono io, non e’ trascorso nemmeno un minuto dall’ultima volta. Anche se sono mesi che non ci incontriamo.
Non sono io a dirlo, ma la mia pelle. Le mie gambe, il mio sterno. La mia schiena. Lo gridano al mondo, ma senza voce. Lo sbandierano ai quattro venti, immobili.
Cosa importa se non ti ho visto arrivare?
Quando tu ti avvicini, il mio corpo ti sente: e’ come se le particelle di energia che mi circolano nelle vene si concentrassero tutte nel punto piu’ vicino a te. E il mio braccio diventa ipersensibile, percepisce i tuoi movimenti nello spazio. Si allunga verso di te, spasmodico, improvvisamente pesante e dolente. Dev’essere per questo che la chiamano attrazione.
Cosa importa se tu non provi lo stesso?
Quando ti guardo e tu guardi altrove io sento il tuo sguardo bruciare addosso come quell’unica volta che lo hai posato li’.
Guardami.
Guardami.
Guardami ancora.

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